lunedì 5 marzo 2012

4 marzo - mail n. 6 - taglio di capelli, banh beo e che thap cam



Arrivare con i capelli lunghi in Vietnam non è stata una gran bella idea. L'umidità ha reso i miei liscissimi capelli elettrici, poco governabili e un po' leccati.
Bè, perchè non approffitare dei tanti professionisti locali? Dopo la Cina posso provare tutto!
Sondando il terreno ho scoperto che Lucia ricorreva ad un parrucchiere vietnamita non malvagio. E durante un giretto esplorativo per il centro di Huè, siamo andate a cercare il salone per prendere un appuntamento....ma il salone era chiuso...
e così, venerdì, mentre parlavo con Chi, è saltato fuori il discorso capelli..e quella stessa sera sarebbe dovuta andare a farsi fare uno shampoo in un nuovo salone.
Chi è una  ragazza moderna e soprattutto è stata in Cina...e mi ha convinto ad andare con lei.
Alle 18 abbiamo raggiunto questo salone in una zona nuova della città. Posto squallido, con 3 ragazzi e 2 ragazze, con un praticello bello folto di capelli lunghi e corti, pannello floreale divisorio tra salone e lavatesta, musica viet disco come sottofondo.
chi por!
Il lavaggio della mia testa è stato indimenticabile . Un trattore sarebbe stato più delicato. Soprattutto quelle unghiacce grosse, pungenti e insistenti irritavano il mio umore e il mio cuoio capelluto.
Poi, dopo una rapida spiegazione del mio taglio, mi sono fatta il segno della croce. 
Arriva il ragazzo con la maglietta Burberry finta e si arma di forbici...e prima del taglio della ciocca, lo avviso di non tagliare più di due dita di lunghezza....
Dopo questi primi minuti di terrore, è proseguita la tortura!
Si posizionano ai due lati le due ragazze armate di asciugacapelli e iniziano a bruciacchiare cuoio capelluto e capelli!
una dall'alto verso il basso e l'altra in direzione occipito-frontale....
risultato? ho pagato 5 euro per un taglio orribile, per una scalatura da brivido e per un ciuffo poco espressivo.
Ho avuto la mia bella lezione.....
 
Sabato pomeriggio, Triet è passato a prendermi alle cinque del pomeriggio con la sua splendida motoretta...
appuntamento speciale per la degustazione di prodotti tipici locali: BAN BEO e CHE THAP CAM, due must del fine settimana dei giovani vietnamiti.
Prima il salato, tosto da digerire, e poi il dolce,bocca da rifare.
I BAN BEO sono delle specialità di Huè. Ne esistono diversi tipi e hanno tutti una base di farina di riso abbinata a  diversi miscugli a base di gamberetti o maiale.
La farina di riso viene adagiata su una foglia di banano e gli altri ingredienti vengono sovrapposti su di essa in ordine di importanza, poi avvolti, chiusi e cotti a vapore.
All'apertura della foglia di banano, si presenta agli occhi un gamberetto imbalsamato in una gelatina biancastra compatta...il tutto si bagna nella salsa piccante e si manda giù.
Strano per consistenza e per sapore. Il sapore è originale e intenso...forse un po' pesantino per il nostro stomaco....non conviene mangiarne tanti!!solo i vietnamiti possono permettersi di esagerare....
Dopo la "cake" salata,siamo andati ad assaporare la buonissima e strepitosa bevanda a base di fagioli...la famosa CHE HEM....
io ho voluto la CHE THAP CAM, fatta con un mix di fagioli bianchi,rossi e verdi cotti con acqua, zucchero e forse del cocco.
è una bevanda paradisiaca!!
Ha un sapore unico e inimitabile. Mi porto dietro questo ricordo da anni...
Per me è una delle bevande più buone del mondo....

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